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Torino oggi si sveglia immersa nella nebbia. Una nebbia sottile, che non ti invade con la sua presenza, ma che ti lascia vedere con molta chiarezza quel che ti circonda. Una presenza che però si sente, poiché gli occhi si stancano e l’aria diventa umida. Mi sveglio con questa nebbia che avvolge Torino e che non mi fa vedere l’orizzonte. Decido di uscire e respirare questa strana atmosfera che in qualche modo mi sta coinvolgendo. Cosi mi ritrovo a passeggiare lungo il fiume, tra alberi secolari, ponti antichi, vecchi borghi e penso alla vita, alla mia vita ai miei sogni e ai miei desideri. Mi rendo conto che vivo di emozioni e di sensazioni. Vivo di astrattismo, di odori, di sapori e anche di colori. Mi ritrovo a sorridere per una vecchia signora che offre da mangiare ad uno scoiattolo, vengo trasportata dal suono della voce di una donna che canta seduta su una panchina che mi fa venire i brividi sul tutto il corpo, mi innammoro della melodia di una fisarmonica di un vecchio barbone, guardo e osservo la gente al mercato e mi emoziono per il vecchietto che aiuta la sua compagna di vita a portare una grossa zucca.
Torno indietro con le mie buste della spesa e rifaccio la stessa strada questa volta però con un dolore alle dita, la fitta alla schiena, l’aria umida che mi sta facendo sudare e penso che forse dovrei cambiare strada, che devo vivere la vita con più concretezza, che devo fare un programma, e imparare a vivere in Babilonia (come direbbe una mia amica). Sento il dolore alle dita e mi incazzo perché sto combattendo contro qualcosa a cui vorrei appartenere. Sto lottando per entrare in un sistema da cui vorrei scappare. Mi sto mettendo involontariamente i bastoni tra le ruote. E’ un gioco perverso, senza uscita.
Arrivo a casa sudata, ma soddisfatta per avercela fatta da sola. Mi siedo, prendo una fetta di torta e appena ho il cucchiaino in bocca mi viene un’illuminazione. So cosa devo fare.

Per questa ricetta ho preso spunto da “dolce e crudo”.
Ingredienti per la base:
200gr di noci brasiliane
70gr di albicocche secche
30gr di uva sultanina
succo di 12limone
1pizzico di sale
Ingredienti per la crema:
400gr di anacardi
200gr di sciroppo d’agave
3 banane piccole
succo di 1 limone
150gr di olio di cocco
12cc di vaniglia in polvere
Procedimento:
Mettere in ammollo gli anacardi per almeno 4-5 ore.
Preparare la base frullando le noci, aggiungendo le albicocche tagliate a pezzetti, l’uva e il sale. Aggiungere il limone e continuare a frullare finché non si ottiene un’impasto molto denso e malleabile. Foderare la base di una tortiera (20cm in questo caso) con la carta da forno e stendere l’impasto sulla base cercando di livellarlo. Riporre in frigo mentre si prepara la crema.
Scolare gli anacardi e frullarli insieme al succo d’agave, ottenuta una crema densa aggiungere l’olio di cocco, la vaniglia e continuare a frullare. Mettere da parte la crema ottenuta.
Tagliare le banane (si può usare qualsiasi tipo di frutta, come frutti rossi, fragole o quel che preferite) e frullarle. Aggiungere la purea di banane nella crema. Versare anche il succo del limone e rimescolare il tutto.
A questo punto ungere la tortiera con un po’ d’olio di cocco e versare all’interno la crema.
Riporre in freezer per tutta la notte. Servire fredda.
La torta può essere decorata a vostro gusto personale. Io per questa cheesecakes ho fatto un topping di fichi, cocco e agave.
Se invece fate il topping con i lamponi il contrasto esalta di più i sapori.
Largo alla fantasia.
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